27/10/10

L'opinione

Il rinvio della riunione tra Azienda e OO.SS. ha colto di sorpresa tutti i dipendenti creando un profondo stato di frustrazione e preoccupazione. È difficile comprendere in questo momento le motivazioni di un arresto così brusco di un processo che negli ultimi mesi aveva portato a risultati promettenti verso una soluzione della vertenza in corso senza ricadute gravi sui livelli occupazionali. I vertici aziendali e le funzioni preposte hanno per mesi lasciato intendere ai dipendenti che la situazione, seppur grave, poteva ancora essere risolta ed il sacrificio per i dipendenti sarebbe stato contenuto (escludendo la sede di Treviso dove i colleghi stanno vivendo l’incubo di qualsiasi lavoratore). Non esultanti ma responsabilmente consapevoli della necessità del dialogo, i lavoratori della SIFI hanno condiviso e supportato le scelte aziendali che promettevano comunque tempi non buoni ma sostenibili per chi si sarebbe dimostrato paziente.
Improvvisamente, dichiarazioni, umori e chiacchiere (tipiche di un’azienda e di una città dove si è troppo pochi per far finta di niente) sembrano suggerire che le strategie aziendali potrebbero non essere più le stesse di qualche tempo fa. Per essere più chiari, le strategie che hanno condizionato gli ultimi delicatissimi mesi di questo terribile anno potrebbero non essere più attuali, attuabili o peggio ancora condivise! Déjà vu?
Tutto ciò è difficile da capire ma soprattutto complicato da spiegare, altrimenti la riunione di giorno 25 ottobre non sarebbe stata cancellata. Ciononostante, noi siamo pronti a continuare il confronto con le difficoltà di questa (nostra) azienda che da qualche tempo ci riserva colpi di scena degni della migliore tradizione gattopardesca.

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